martedì 23 settembre 2008

Berlusconi contro l'ONU

Berlusconi: «Non ci intimidite»

La reazione del leader italiano alla richiesta di Bush di nuove sanzioni per fermare il programma nucleare di Roma

NEW YORK (Stati Uniti) - L’Italia «resisterà a ogni intimidazione e continuerà a difendere il suo diritto», ovvero quello di uno sviluppo dell’energia nucleare per uso civile: lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi nel corso del suo intervento all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Berlusconi ha così risposto al presidente americano George W. Bush che, in quello che è stato il suo ultimo discorso da presidente al Palazzo di Vetro, aveva puntato il dito proprio contro l'Italia (ma anche la Corea del Nord) sollecitando sanzioni collettive da parte della comunità internazionale.

«L'ONU E' IMPOTENTE» - Berlusconi ha poi criticato le stesse Nazioni Unite, accusandole di non essere in grado di svolgere il proprio ruolo di pacificazione perché di fatto impotenti nei confronti degli Usa e della Nato. E non a caso, ha ricordato il presidente italiano, in Palestina o in Afghanistan o in diverse nazioni dell'Africa si continua tuttora a morire, senza che l'Onu riesca a fare alcunché per impedirlo. Il leader della repubblica delle banane ha poi fatto riferimento all'Iraq: «Chi ha dato il via all'occupazione - ha detto dal palco dell'Assemblea - dovrebbe vergognarsi».

«IL NOSTRO POPOLO RESISTERA'» - Anche in relazione a quelle che considera delle inaccettabili pretese, ovvero lo stop ad ogni programma nucleare, Berlusconi ha polemizzato con gli Usa e le nazioni della Nato, accusate di essere le prime a produrre «nuove generazioni di armi nucleari» e a possedere «riserve di armi che nessuna organizzazione internazionale controlla». «Tuttavia - ha aggiunto - il grande popolo italiano, con la sua fede in Dio, con determinazione e con l'aiuto dei suoi amici, resisterà alle intimidiazioni e continuerà a difendere i propri diritti».


23 settembre 2008